MOZIONE - Impianti sportivi e piscine
- Alberto Bozza

- 9 feb 2023
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Il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza porta nuovamente all’attenzione della Regione Veneto il tema della crisi degli impianti sportivi e in particolare natatori, negli ultimi tre anni alle prese prima con le lunghe chiusure per la pandemia e poi con il caro-bollette.
Martedì sera il Consiglio regionale ha approvato la mozione di Bozza che impegna la Giunta a sostenere il settore, con risorse interne ma anche attraverso le interlocuzioni con il Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Ieri invece lo stesso Bozza ha portato in audizione nella sesta commissione consiliare (Sport) il presidente di Assonuoto Alessandro Valentini e quello del comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto (FIN) Roberto Cognonato. Con loro il Presidente di Sigis (Sindacato gestori impianti sportivi italiani) Sergio Tosi. Ed è sempre all’esame del Parlamento la proposta di legge statale di Bozza approvata dal Consiglio regionale il 21 luglio 2021 che chiede di rinegoziare, in senso più favorevole, termini e durata delle concessioni pubbliche degli impianti sportivi ai privati.
Bozza ha ricordato “che la crisi economica ha messo in ginocchio le società che gestiscono impianti sportivi e natatori, qualcuno in Veneto ha già chiuso e altri sono a rischio. Questo crea un danno sociale perché limita l’attività sportiva di tante persone, ma anche un depauperamento patrimoniale, poiché si tratta spesso di impianti pubblici gestiti da privati che, se abbandonati, diventano cattedrali nel deserto e luoghi di degrado”.
Bozza dunque con la mozione approvata dal Consiglio regionale torna a chiedere alla Regione sostegno per il settore. Sia attivandosi con il Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni per ottenere un incremento del Fondo Unico statale destinato al potenziamento del movimento sportivo italiano; sia destinando essa stessa risorse aggiuntive rispetto all’anno scorso nel piano esecutivo annuale per lo sport, in particolare incrementando adeguatamente il fondo per la pratica sportiva.
Bozza chiede di valutare anche eventuali misure di finanziamento per le società sportive qualificate come piccole medie-imprese, o iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e al registro CONI (o alla sezione parallela CIP), e regolarmente affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali e Paralimpiche, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva da almeno un anno alla data di emissione dei bandi.
Si chiede infine di individuare possibili forme di finanziamento agevolato concesso da Confidi per associazioni e società sportive dilettantistiche, prevedendo un ulteriore contributo a fondo perduto per chi è in regola con la restituzione del finanziamento ricevuto.





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